mercoledì 3 settembre 2014

Allo Sforza ritorna il prof. Marzo come Dirigente Reggente


Dal 3 settembre 2014 il prof. Salvatore Marzo, Dirigente Scolastico presso il Liceo "Aristosseno" di Taranto, è il nuovo reggente dell'Istituto Sforza di Palagiano. Per il prof. Marzo è un ritorno nella scuola di cui era stato Dirigente Scolastico (nella vecchia sede di Via Di Vittorio) negli anni scolastici 2008-09 e 2009-10.
Mentre accogliamo con il "bentornato" il preside Marzo, ringraziamo con sincerità il preside Leopardo, che dal 1 settembre 2010 ha guidato con prudenza, disponibilità, generosità e rispetto il nostro Istituto, accompagnando con sapienza e competenza i nostri percorsi formativi ed anche la complessa gestione della nuova sede.

martedì 3 giugno 2014

Lo Sforza trionfa nella categoria Under 16 del Mundialito Escuela 2014



LO SFORZA TRIONFA AL MUNDIALITO ESCUELA 2014
I ragazzi dello Sforza sono tornati a scrivere il nome del nostro Istituto nell'Albo d'Oro della manifestazione, dove hanno trionfato nella categoria Under 16.
Prossimamente: articolo completo e album fotografico della finalissima e della cerimonia di premiazione.

domenica 23 marzo 2014

Con don Luigi Ciotti in marcia contro la violenza

 
Nella settimana che ci porta verso la Giornata della Memoria e dell’Impegno, alla grande manifestazione nazionale che Libera organizza, da vent’anni, per ricordare le 900 vittime innocenti delle mafie; nella settimana in cui commemoriamo, a vent’anni dal suo omicidio, don Peppe Diana, ucciso per il suo impegno con gli ultimi e contro la camorra; nel mese in cui, in Puglia, la memoria ci porta a ricordare l’esempio di Sergio Cosmai, Giuseppe Mizzi, Renata Fonte, Francesco Marcone, tutte vittime innocenti delle mafie pugliesi, i fatti di sangue di Palagiano richiamano la nostra partecipazione e corresponsabilità. Per questo, a una settimana dalla strage sulla statale 100, lunedì 24 marzo saremo con don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, in piazza a Palagiano.     Partiremo in corteo alle 10.00, da Via Bachelet, dall’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” e chiuderemo la manifestazione in Piazza Falcone e Borsellino. 
Dove si vuole la morte il terrore, noi saremo presenti.  Saremo lì con i nostri colori, con i nostri slogan, con i nostri valori. Scandiremo ad alta voce i nomi delle vittime delle mafie cadute per mano della criminalità organizzata. Li leggeremo uno per uno, per ricordare che, di fronte all’affronto della violenza, esiste un modo diverso di essere cittadini.
Facciamo appello a Palagiano, a Taranto, alla provincia di Taranto, alla Puglia intera. Facciamo appello a tutta la parte sana della società. Alle istituzioni, alle scuole, ai cittadini. Facciamo appello all’associazionismo laico e a quello cattolico. Facciamo appello alla Chiesa, alle comunità, alla politica. Riuniamoci, uniamoci, mobilitiamoci per superare l’indignazione virtuale. E prevenire la violenza.
Coordinamento regionale Libera Puglia


La manifestazione,  a cui parteciperà don Luigi Ciotti, Presidente nazionale di LIBERA,  si svolgerà secondo il seguente programma:

ore 10,00 - partenza del corteo formato da alunni e studenti   e da tutti i cittadini che interverranno da Via Bachelet nei pressi dell’Istituto Comprensivo “G. Rodari”;

Il corteo sfilerà per le seguenti strade cittadine: via Bachelet, via Carella, via Quasimodo, via Alfieri, via Sansonetti, C.so V. Emanuele, p.za V. Veneto, C.so Lenne, Viale del Tricolore, Via della Costituzione, Piazza Falcone e Borsellino.

In Piazza Falcone e Borsellino, dove l’arrivo si prevede per le ore 11,30 – 12,00,  ci saranno gli interventi conclusivi della manifestazione.


 
"Quando un bambino di tre anni muore vi è solo il silenzio come medicina per lenire il dolore.
 Quando, poi, un bambino di soli tre anni muore per mezzo di una vile mano assassina quel silenzio si rende ancor più doveroso.
E’ il silenzio di chi vuol rispettare l’innocenza violata.
E’ il silenzio di chi vuol rispettare lo smarrimento di una Comunità brutalmente ferita.
Quel silenzio, però, non dovrà mai essere tacita accettazione degli eventi; triste rassegnazione all’avanzare di chi pensa che la vita valga così poco.
Palagiano non è una comunità mafiosa e saprà certamente trovare al suo tessuto le risorse morali per reagire agli avvenimenti tragici degli ultimi giorni; ma dovrà farlo partendo proprio da quel silenzio che consentirà di riflettere, di provare a capire, di provare a dare risposte concrete".
(documento di "Luce e Sale" Palagiano)

CONDIVIDIAMO E SOTTOSCRIVIAMO
La comunità scolastica dell'Istituto "Sforza" di Palagiano e Palagianello


L'ultimo saluto al bimbo ucciso con la madre

L'ultimo saluto al bimbo ucciso con la madre
         
         
Palagiano ha dato l'ultimo saluto saluto al piccolo Domenico, il bambino di 30 mesi morto lunedì sera nell'agguato di mafia, alle porte del paese, costato la vita anche alla madre, la 30enne Maria Carla Fornari, e al compagno di questa, Cosimo Orlando, di 40 anni, detenuto in semilibertà.

I funerali di Domenico e della madre sono stati celebrati nella chiesa di San Nicola, una delle tre di Palagiano. Il rito è stato presieduto dall'amministratore diocesano della diocesi di Castellaneta - essendo questa diocesi temporaneamente priva di vescovo poiché monsignor Pietro Maria Fragnelli è da qualche mese vescovo di Trapani - assieme ai parroci delle tre chiese.

L'omelia «Per noi Domenico è il chicco di grano caduto in terra. Vogliamo fermamente sperare che, proprio perché caduto in terra e calpestato dalla cattiveria umana, produrrà molto frutto», ha detto nell'omelia l'amministratore diocesano di Castellaneta, don Giuseppe Favale.
«Il frutto che ci aspettiamo da questa morte - ha aggiunto il sacerdote - è una riconquistata armonia nella nostra comunità, un'armonia fatta di fraternità e di solidarietà, che non è tanto il risultato dei soli sforzi umani, pur necessari, quanto piuttosto un dono di Dio. Per la morte di questo innocente, del piccolo Domenico, l'odio sia vinto dall'amore e il perdono fiorisca sulla vendetta».
«Mentre deploriamo con decisione questo fatto esecrabile, chiediamo agli autori dell'orribile delitto di ravvedersi e di lasciarsi toccare il cuore dal sangue innocente del piccolo Domenico e dal dolore dei suoi fratellini Mauro e Davide che hanno visto morire inaspettatamente davanti ai propri occhi le persone a loro più care». Ha poi aggiunto con forza don Favale. i fratellini non erano presenti in chiesa. In un primo momento si era pensato che potesse essere celebrato un funerale unico per le tre vittime ma la posizione della famiglia della donna e diversi altri motivi hanno poi portato a propendere per due cerimonie separate: madre e bambino insieme e l'uomo in un'altra. I funerali di Orlando, comunque, al momento non sono stati ancora fissati. Potrebbero svolgersi in un secondo momento - anche domani - oppure in un luogo diverso - nella cappella del cimitero di Palagiano.

Il pensiero per il piccolo Domenico, insieme con la condanna verso ogni forma di mafia, criminalità e violenza, sarà il motivo centrale del rito funebre di oggi. Quel bambino per il quale ieri ha pregato Papa Francesco, nella giornata per le vittime di mafia insieme a don Luigi Ciotti di Libera, e che sarà nuovamente ricordato lunedì, sempre a Palagiano, nella manifestazione indetta dalla stessa Libera con don Ciotti.

Manifestazione che nelle ultime ore sta registrando numerose adesioni, tra cui quelle dei sindacati Cgil, Cisl e Uil di Taranto.

Ieri, intanto, il medico legale, Marcello Chironi, ha effettuato l'autopsia anche sul corpo della donna dopo che  il giorno precedente aveva effettuato quelle sui corpi del bambino e dell'uomo. Almeno otto colpi hanno raggiunto Carla Maria Fornari al torace. La donna era alla guida della Matiz dove si trovavano Orlando, il piccolo, più altri due bambini, fratelli di Domenico e rimasti illesi alla pioggia di fuoco perchè erano sui sedili posteriori.

Tutti si stavano dirigendo a Taranto, perché Orlando doveva rientrare in serata in carcere essendo appunto detenuto semilibero. L'auto aveva imboccato la statale 106 dir, nell'area di Palagiano, quando all'altezza di una curva è stata affiancata dall'auto del commando. I killer avrebbero stretto la macchina delle vittime costringendo la donna a rallentare e a deviare sulla destra verso il bordo della strada. Poi, quando sono arrivati a tiro, uno dei due killer avrebbe puntato la pistola verso la donna aprendo il fuoco: 13 colpi calibro 9. Tanti ne hanno contato gli inquirenti. La prima a morire sarebbe stata proprio lei. I proiettili successivi avrebbero poi ferito a morte il piccolo e l'uomo.

Questi era, secondo un'ipotesi ormai sempre più consolidata, il vero bersaglio dei killer. Cosimo Orlando, secondo gli investigatori, si stava infatti riposizionando nel mondo del traffico di droga  e questo potrebbe aver suscitato la reazione feroce di esponenti avversari. È questa una delle piste sulla quale sta indagando la Procura della Dda di Lecce insieme a Sco, Ros, Polizia e Carabinieri di Taranto. La scelta di affidare le indagini alla Dda di Lecce, ha spiegato ieri il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che a Taranto ha presieduto il comitato nazionale per l'ordine pubblico e la sicurezza, non è dovuta al fatto che si ritiene quello di Palagiano un omicidio voluto dalla mafia in quanto tale ma perchè mafiose sono state le modalità dell'agguato. Ma "siamo sulla strada giusta", ha detto Alfano a proposito delle indagini, aggiungendo altresì di non poter, per il momento, specificare di più.

sabato 15 marzo 2014

Premiazione progetto TeknoService


Palagiano, 14 marzo 2014 - Il video della manifestazione è QUI

venerdì 7 marzo 2014

Auguri, donne !







Visualizza la cartolina di auguri a tutte le donne, cliccando sul link seguente:
http://www.cartolinespeedy.it/160.swf

sabato 15 febbraio 2014

5 buoni motivi per iscriversi allo "Sforza"


 Agli alunni di Palagiano che stanno completando la Scuola Media e ai loro genitori ci permettiamo di richiamare brevemente almeno 5 buoni motivi per scegliere la nostra scuola come luogo e come percorso per costruire su basi solide il  futuro.
 

 
      1-      A Palagiano… felici di esserci ! Come sapete, l’Istituto “Sforza” è l’unico Istituto Superiore del nostro comune. Dal 1980, per molti anni in locali di fortuna e da 2 anni in una struttura costruita per essere scuola, si sono formate qui intere generazioni di tecnici, la gran parte dei quali lavora già da anni. Avere “sotto casa” un luogo dove i nostri ragazzi possono crescere in cultura ed umanità, dove possono approfondire le loro conoscenze, sviluppare le proprie abilità, vivere le proprie amicizie, è un “regalo” che va difeso. Lo Sforza non è una scuola perfetta: è fatta di persone, e di conseguenza talvolta si sbaglia e si fatica. Ma questo vale per tutte le scuole del mondo! Ma continuare ad avere in casa percorsi per il futuro (ragionieri e geometri) di sicuro ancora richiesti dal mondo del lavoro, avere la fortuna di una scuola autonoma in paese, con le conseguenti comodità di qualsiasi operazione di segreteria, di rapporto con i docenti , è una responsabilità affidata sopratutto alle famiglie del posto. Tocca a noi in primo luogo difendere il futuro dello Sforza, assicurando all’Istituto nuove iscrizioni e partecipando attivamente alla sua crescita.


 
            2  -      Scegliere lo Sforza per l’offerta formativa.

L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Giovanni Maria Sforza” offre a Palagiano due collaudati e molto richiesti percorsi formativi dell’istituto Tecnico: per il settore economico “Amministrazione, Finanza e Marketing” (Ragionieri Periti Commerciali) e per il settore tecnologico “Costruzioni, Ambiente e Territorio” (Geometri). Completa l’offerta formativa dello Sforza l’indirizzo professionale della sede aggregata di Palagianello, per i Servizi Aziendali.

I diplomati degli Istituti Professionali e degli Istituti Tecnici hanno –pure in questa congiuntura di crisi- ancora ampie possibilità di trovare lavoro, rispetto ai diplomati di qualsiasi altra scelta di studio. E nessuna figura ha maggiori prospettive positive (anche dal punto di vista retributivo) rispetto ai tecnici. Bisogna anche considerare che a 13-14 anni difficilmente si hanno idee chiare sul proprio domani: scegliere un Istituto Tecnico significa avviare un percorso formativo che ti apre a molteplici scelte successive. Se alla fine non ti ritroverai geometra o commercialista, qui studi in modo serio le lingue (inglese, francese, spagnolo) e ti si aprono altre prospettive; qui studi in modo sistematico Diritto e quindi puoi fare l’avvocato; qui hai una preparazione di base significativa, e quindi puoi scegliere qualsiasi Facoltà universitaria. Ma naturalmente il diploma di geometra e quello di ragioniere perito commerciale ti danno già la possibilità di spenderli in campi che già ti si aprono davanti, anche senza passare dall’Università: i cantieri, le aziende, gli Uffici Tecnici, gli studi degli ingegneri, dei geometri, degli architetti, i mobilifici che cercano ragazzi bravi con l’Autocad per la sistemazione dei mobili venduti; gli studi dei Commercialisti, le Banche, le Assicurazioni, i Centri Commerciali, le piccole e grandi Aziende che cercano chi dia una mano nel magazzino e nella contabilità, o come amministratori di condominio, ecc.

Infine la possibilità che viene offerta ai nostri alunni –sia degli indirizzi tecnici che dell’indirizzo professionale- di vivere (già nel percorso scolastico) esperienze di stages e di alternanza scuola/lavoro presso Enti ed Aziende apre ulteriori spazi di aiuto al loro inserimento concreto nel mondo del lavoro.

 


3-      L’ampliamento dell’Offerta Formativa. I Progetti.

Frequentare una scuola in paese, anziché viaggiare, facilita anche la partecipazione alle molteplici attività pomeridiane che l’Istituto propone: corsi ECDL, corsi di perfezionamento e di specializzazione nelle conoscenze informatiche, studio e certificazioni linguistiche, corsi sulle applicazioni multimediali, corsi di montaggio video, cineforum, ecc.

I nostri alunni –grazie ai corsi PON- hanno la possibilità di acquisire (senza alcun costo per le famiglie) certificazioni e attestati molto richiesti dalle aziende del territorio.

Inoltre gli Istituti Tecnici e Professionali hanno l’opportunità di intercettare finanziamenti riservati, che permettono ai nostri alunni più bravi di poter vivere esperienze di 15-20 giorni in un paese straniero, acquisendo ulteriori certificazioni oltre che nuove conoscenze; e questo senza alcuna spesa, né di trasporto né di soggiorno.

          4-      La struttura e i laboratori

L’Istituto “Sforza” è allocato da due anni in una struttura ampia, dotata di 20 aule, 10 aule speciali, 4 laboratori di Informatica (120 postazioni alunni, proiettori digitali, LIM), di un Auditorium da 300 posti, di una Palestra coperta che è un vero e proprio Palazzetto dello Sport, con spogliatoi, bagni, docce, infermeria, locali di servizio. L’Istituto può inoltre contare su una moderna Biblioteca, 3 Aule Video, un Laboratorio Scientifico. Altri 3 laboratori di Informatica (70 postazioni alunni) sono stati allestiti presso la sede di Palagianello.

Lo “Sforza” –unica scuola del territorio- ha di recente “intercettato” un finanziamento del Ministero per il potenziamento della rete WI.FI. dell’Istituto. Sarà così reso concreto l’utilizzo dei contenuti multimediali e degli strumenti necessari (tablet, notebook, LIM, e-book) direttamente nelle classi, oltre che nei Laboratori. Ogni ragazzo sarà dotato di una sua password personale di accesso alla rete WI.FI. e potrà consultare contenuti innovativi per la didattica, senza alcuna perdita di segnale.

L’indice tecnologico dello Sforza (che da due anni ha adottato anche il registro elettronico, che dà la possibilità agli alunni e alle loro famiglie di essere aggiornati in tempo reale sul loro profitto) gli ha meritato il titolo di “Scuola prima in tecnologia” tra quelle del nostro territorio. Mentre nelle altre scuole le ore di laboratorio informatico non superano quasi mai le 8 ore settimanali, nel nostro Istituto –grazie al rapporto postazioni/alunni- quasi metà delle ore settimanali di lezione (15 su 32) possono essere vissute all’interno di uno dei nostri laboratori.

 


 
            5-      Viaggio o stress? Il risparmio e puoi farne ciò che vuoi.

C’è una strana idea che frulla nella testa dei ragazzi, nel passaggio dalla scuola media alla scuola superiore: quella che andare a scuola in un paese diverso da quello di residenza sia un “volo di libertà”, un modo per acquisire autonomia nei riguardi dei genitori.

Ma quando mai! Doversi alzare almeno mezz’ora prima la mattina, correre a prendere il pullman che ti porta a scuola, se lo perdi dover scomodare i propri genitori che ti accompagnino, uscire da scuola e correre di nuovo per il pullman di ritorno, doversi privare delle attività pomeridiane (a meno di non dover mangiare tutto l’anno panini) e fare questo ogni giorno, con qualsiasi tempo, e per 5 anni, talvolta anche con il caldo dell’estate, non è libertà ma stress.

 

Se voglio uscire da casa, lo faccio con gli amici, per una passeggiata, per una pizza, non per andare a scuola. E’ certamente diverso se uno si muove perché costretto dall’assenza nel proprio comune di indirizzi validi, ma non è il nostro caso.

Pensate anche, in questa situazione di difficoltà per molte famiglie, del risparmio sui costi di abbonamento. Un abbonamento mensile non costa meno di 30 euro, verso qualsiasi destinazione. Moltiplicate questa somma per 8 mesi e poi per 5 anni… Con ciò che si risparmia, non c’è bisogno di promettere tablet in omaggio come fanno alcune scuole (in realtà concedendo in comodato un piccolo tablet solo per alcune ore in classe, magari anche senza rete WI.Fi. disponibile…).

Con il risparmio dell’abbonamento, potete comprare tutti i tablet che volete, tablet di proprietà da usare a scuola e a casa, altrimenti non ha senso…

 


Pensateci! E chiunque può, ci dia una mano! Per amore del nostro paese, della nostra scuola, dei nostri ragazzi. La Scuola è aperta anche domenica 16 febbraio e domenica 23 febbraio dalle ore 9 alle ore 12: potrete chiedere chiarimenti ulteriori sull’Offerta Formativa, visitare la struttura e i Laboratori e –se decidete- potrete anche inoltrare la domanda di iscrizione dai nostri Uffici.

 

Prof. Nicola Scaligina

Responsabile Comunicazione

IISS Sforza - Palagiano