giovedì 18 dicembre 2008

sforz@jeunes.fr


 
Coordinati dalle prof.sse di francese Di Stani e Villani per la sede di Palagiano e dalla prof.ssa Cirillo per quella di Palagianello, rispettivamente le classi 3A-4A-3B-4B e le classi 3B-3A-5B hanno preparato il primo numero del giornale on-line in lingua francese
sforz@jeunes.fr
per l'occasione interamente dedicato al Natale.

Ne pubblichiamo una edizione ridotta al seguente indirizzo:
Quella originale (disponibile su CD) è accompagnata da animazioni e da una colonna sonora in lingua francese.

lunedì 17 novembre 2008

Una lezione d'eccellenza

 
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venerdì 7 novembre 2008

Un Protocollo di Formazione e Crescita

Da sinistra: Rizzo, Spalluto, Donati, Marzo, Ressa, Nardone, Ferrauto, Mellone.
 
Un Protocollo di Formazione e Crescita.Maria Grazia Mellone, “Sentiamoci tutti partecipi a questa iniziativa”.
 
 
In platea, i diplomandi geometri dell’Istituto Tecnico “G. M. Sforza”. Occasione dell’incontro, la sottoscrizione del Protocollo d’intesa “Conca d’oro per la formazione geometri”, tra lo Sforza di Palagiano, rappresentato dal Dirigente Scolastico Prof. Salvatore Marzo, Associazione Culturale Geometri (Donato Spalluto), Comune (Sindaco Dott. Rocco Ressa), Comitato Paritetico Territoriale della Provincia di Taranto sulla Sicurezza nei Cantieri (Sig. Ferruccio Ferrauto), Scuola Edile di Taranto (Dott. Fabrizio Nardoni), Collegio Geometri della Provincia di Taranto (Claudio Donati). Partendo dalla premessa che l’art. 3 del D.P.R. n. 567/96 promuove ed autorizza raccordi degli Istituti Scolastici  con gli Enti Locali, con il territorio e con le sue realtà associative culturali e del volontariato, al fine di realizzare la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio, il Protocollo si propone come fine l’arricchimento della formazione degli studenti del corso geometri, potenziando la preparazione teorica realizzata nelle aule e nei laboratori scolastici con quella pratico-professionale, realizzata con esercitazioni e tirocini presso cantieri edili, studi professionali, uffici tecnici comunali, nonché con la partecipazione degli stessi studenti a seminari, incontri, dibattiti, conferenze, tavole rotonde e quanto altro attinente ai temi della professione del Geometra.  Progetto ambizioso di crescita professionale ed umana, al quale i partecipanti hanno dimostrato di crederci, promettendo tutto il loro impegno. I lavori sono stato stati introdotti dal Prof. Marzo, che ha illustrato l’iniziativa, “importante esperienza per gli studenti per fare alternanza tra scuola e lavoro”. Sono poi seguiti gli interventi degli altri oratori presenti al tavolo della presidenza. Donati ha parlato delle distanze che ancora dividono scuola e mondo del lavoro. “Questa, ha proseguito, è una occasione alla quale nessuno può rinunciare, auspicato scambio di idee tra scuola e mondo del lavoro, e rappresenta i punti salienti dell’attività professionale”. Dopo essersi soffermato a lungo sul problema della sicurezza, che “permea non solo il mondo del lavoro, ma anche la vita quotidiana di ognuno di noi, anche se ci crediamo immuni da queste incombenze. Bisogna stimolare l’approccio culturale con il rischio”, ha voluto ricordare come “la figura del geometra non è superata dai tecnici laureati, come qualcuno pensa. Ci sono Nazioni, come il Venezuela, dove manca la figura del geometra, e chiedono a noi di collaborare, tanto che l’Ordine di Taranto firmerà un accordo di stage per formare professionisti che sappiano trasferire nella realtà un progetto. Non possiamo permetterci, come Italia, di far scomparire questa figura preziosa”. “Affiancando queste nozioni ed esperienze al bagaglio che la scuola dà, ha poi aggiunto Ferrauto, capirete meglio come si presenta la realtà del cantiere che si dovrà affrontare”. Ancora sulla sicurezza è tornato il Dott. Nardone, con riferimento all’esperienza inglese, dove il problema della sicurezza è all’avanguardia, tanto che sensibilizzano in questa direzione anche i bambini negli asili.
 
 
A seguire, poi, Spalluto (“Nella scuola si fa sempre meno pratica, con i colleghi abbiamo fatto lezioni di pratica sul campo, e da qui l’idea con il Prof. Marzo di questo protocollo. Organizzeremo a Palagiano un convegno sicurezza sul lavoro, coinvolgendo le imprese locali”), l’assessore all’Urbanistica Pasquale Rizzi (“Bisogna stimolare una ‘Cultura della sicurezza’, problema che mi sta molto a cuore. ‘Sicurezza’ non è solo conoscenza, ma consapevolezza di avere quella intransigenza sul cantiere affinchè le norme vengano applicate”), Maria Grazia Mellone, consigliera incaricata Cultura e Istruzione (“La scuola non va vista solo come agenzia educativa, ma deve avere la capacità di fare sistema, per educare i giovani che sono il futuro della nostra società, e la nostra futura classe dirigente. Sentiamoci tutti partecipi a questa iniziativa”). Anche il Dott. Ressa ha voluto intrattenersi sulle pratiche operative. “Il problema della sicurezza deve coinvolgerci tutti, a voi si dà la possibilità di maturare scelte future. È fondamentale la sinergia con le agenzie del territorio, è da questa sinergia che passa lo sviluppo. Non dobbiamo ragionare a compartimenti stagni, così non cresce nessuno, ma occorre imparare a coltivare non solo il nostro giardino, ma anche quello di altri. Solo in questo modo faremo crescere il nostro territorio, perchè crescita vuol dire sviluppo, e sviluppo vuol dire ricchezza”. Il Decreto Legislativo 81/2008, di attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, presenta diverse novità, come la rivisitazione delle attività di vigilanza, la revisione del sistema delle sanzioni, e maggior peso alle rappresentanze aziendali dei lavoratori. Giova ricordare che atti legislativi miranti a disciplinare la sicurezza erano già presenti nel diritto del lavoro, sin dai primi anni del 1956, riferendoci a periodi a noi relativamente vicini. Per non parlare della legge 300/1970, che pur non espressamente finalizzata allo scopo, riduceva di molto lo ius variandi del c.d. datore di lavoro, favorendo più sicurezza sul lavoro e del lavoro. Nessuno si illuda che basti una legge, anche la più meticolosa, per ridurre drasticamente gli infortuni sul lavoro. Nemico della sicurezza è la precarietà, il voler a tutti i costi allungare di molto il periodo di prova, con sproloqui sulla parcellizzazione e rimunerazione, coniugandole in equazioni fantasiose da mettere frettolosamente in tasca in caso di incidenti. Il Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Taranto, nel dispositivo in cui rende noto le motivazioni della sentenza con la quale l’ILVA è stata costretta a riassumere un lavoratore, esprime un concetto chiaro: “Se l’operario fa lavori pesanti, va assunto a tempo indeterminato”. Il segreto è quindi racchiuso in due semplici preposizioni ‘articolate’: Sicurezza Sul e Del Lavoro. Si invoca il lodo Alfano, e lo si giustifica perché per lavorare meglio e di più, il Premier ha bisogno della Sicurezza dell’incarico, dimenticando che la legge 30/2003, meglio conosciuta come Legge Biagi, teorizza che il lavoratore, per lavorare meglio e di più, ha bisogno di restare precario a vita. Solo abbattendo la precarietà, si potrà abbattere il muro che si erge fra il lavoro e la Sicurezza del ritorno a casa.  
Giuseppe Favale
 

sabato 20 settembre 2008

Festa Accoglienza 2008

FESTA ACCOGLIENZA PRIME CLASSI
Palagiano, 10-13.9.2008
Il Dirigente Scolastico Salvatore Marzo con i ragazzi nella pinetina
 
Si è chiusa sabato 13 settembre nella pinetina del Plesso Ex-Mercatino la prima fase del Progetto Accoglienza, che ha coinvolto gli 86 alunni delle Classi Prime della Sede di Palagiano.
In questi giorni i ragazzi, coordinati dalla prof.ssa Villani e dal prof. Scaligina, con il coinvolgimento attivo di altri Docenti delle Classi, hanno vissuto vari momenti di socializzazione, di conoscenza delle regole e degli spazi della loro nuova Scuola ed hanno posto le basi per un "percorso di condivisione di amicizia e di impegno", come ha auspicato il Dirigente Scolastico, che ha aperto e chiuso gli appuntamenti previsti in programma.
Analoghe iniziative si sono svolte anche con i 40 alunni di prima, frequentanti il Professionale di Palagianello.

lunedì 1 settembre 2008

Nuovo Dirigente Scolastico all'Istituto Sforza

 
Il prof. Salvatore Marzo è il nuovo Dirigente Scolastico dell'Istituto Sforza, dal 1 settembre 2008. Benvenuto !

martedì 10 giugno 2008

Laboratorio teatrale: "Notre Dame de Paris"

Che spettacolo!
 

 
“Music Hall” è il titolo dello spettacolo musicale che i ragazzi del Laboratorio Teatrale dell’Istituto Superiore ‘Sforza’ di Palagianello hanno rappresentato a Palagianello lo scorso 29 maggio. alle 20.30 nell’aula consiliare. Lo stesso spettacolo è stato proposto il 10 giugno a Castellaneta, col titolo di ‘Notre Dame’.
Più che un successo, un vero e proprio trionfo; più che applausi, ovazioni!
L’esibizione è il prodotto di un lavoro intrapreso grazie ad un progetto PON (Fondi strutturali 2007-2013, Obiettivo F Azione 2), che per due mesi e mezzo ha visto i nostri giovani impegnati nell’allestimento della serata, grazie al prezioso contributo ed alla supervisione di Graziano Galatone, regista e rielaboratore del testo a cui la serata si ispira, e Fabio Salvatore, curatore del Teatro delle mozioni e del Portamento. Le coreografie sono di Graziano e di Daniela Ayala, Marco Manca ha curato la dizione; Direttore di scena è Michela Coccioli, mentre capo macchinista e assistente musicale sono rispettivamente Orazio Chielli e Carmelo Prisco. Le scene ed i costumi sono stati realizzati con la supervisione dello scenografo e stilista Michele Gaudiomonte.
 
Venticinque studenti tra i 14 ed i 18 anni hanno così cantato e danzato alle musiche del musical ‘Notre Dame de Paris’. Per molti di loro quella di questi giorni è davvero la “primissima esperienza artistica in assoluto, non avevano per niente l’idea di cosa significasse salire su di un palco dopo settimane di prove”, ci dice Graziano Galatone. Il cantante ed attore è riuscito a trasmettere loro l’importanza del raggiungimento di un obiettivo, al di là del ruolo ricoperto nello spettacolo, “senza farsi prendere da frenesia e fretta, perché un giorno possano affacciarsi al meglio al mondo del lavoro”. Un’esperienza giovanile che prepara a calcare le scene del grande teatro della vita, insomma. “Spero che Palagianello ci conceda un giorno un luogo da adibire a teatro, luogo di cultura da intendersi quasi come luogo di culto, perché l’arte ed il mondo delle idee sono una cosa sacra!”.
 
Preziosa e necessaria è stata la collaborazione della Preside prof.ssa Vita Surico, della Vice Preside prof.ssa Giuseppina Alemanno, dei professori Luigi Russo, Anna Galàtone e Maria Pia Melfi. Abbiamo davvero ammirato Michele Tramonte (Quasimodo), Amedeo Mastromarino (Frollo), Gianrico Mancini (Febo), Loredana Minutiello e Doriana Rotolo (Esmeralda), Cristina Fedele (Clopin), Amedeo Mastromarino (Gringoire), Anna Giove e Marianna Caragnano (Fiordaliso), Francesco Fonzega e Antonio D’Onghia (Guardie), Loredana Battaglione (Voce narrante). Componenti il corpo di ballo ed il coro sono Cinzia Ala, Carmen Carpignano, Sabrina D’Alò, Fabiana Granata, Pamela Lippolis, Carmela Losavio, Maria Carmela Orlando, Paola Tagliente, Filomena Latorrata, Maria Giuseppina Sergio, Bruna Rausa e Maria Marinuzzi.

Franco Fischetti

venerdì 6 giugno 2008

sabato 24 maggio 2008

L'orizzonte e l'infinito - Lo Sforza incontra il Vescovo

L'ALFABETO DEI GIOVANI                              
 
Eccellenza,
 
a nome dei miei amici ed amiche della comunità scolastica dello Sforza le porgo un caloroso e gioioso BENVENUTO!
 
Lei sa che tra i giovani –e quindi anche tra di noi- le idee sulla religione e le esperienze di fede sono molto differenti: c’è chi crede e chi no, chi frequenta la parrocchia e chi ne gira alla larga, chi cerca di percorrere le strade della propria vita alla luce della Parola di Dio e chi invece preferisce –assolutizzando la propria libertà- radicarsi solo in ciò che vede e in ciò che tocca.
 




























Ma di certo è benvenuto per tutti chi ama i giovani, chi si ferma a parlare con loro per strada (come Sua Eccellenza ha fatto), chi porta i giovani nel cuore, chi cerca di capire le loro ansie, i loro sogni, le loro paure, le loro speranze.
 
 
Vorremmo raccontarle alcune delle cose che ci stanno particolarmente a cuore, in un modo diverso, molto semplice. Attraverso un alfabeto che esprime in modo sintetico sia alcuni valori di cui avvertiamo l’importanza eppure talvolta assenti dall’orizzonte della nostra vita, sia alcune cose che ci fanno paura e che non vorremmo avere come compagne del nostro cammino di crescita.
 
Allora, cominciamo.
 
A come Amore. Come potrebbe essere diversamente? Siamo giovani e in nessuna età come la nostra amare ed essere amati è l’esperienza che segna la gioia, o l’assenza che segna la tristezza della vita.
 
B come Bellezza. Nel cinema, nella musica, nell’arte ci hanno detto che la vita è bella. In un fiore o in un panorama mozzafiato la bellezza è sotto il nostro sguardo. Ma sappiamo che dobbiamo anche imparare a sorprenderci e a sorprendere il mondo con la bellezza spesso inespressa che è nel nostro cuore e nel cuore di ogni uomo o donna che ci è accanto.
 
C come Canzone. Anche a Lei piace la musica, vero Eccellenza? La musica delle discoteche forse no, perché stordisce e divide. Ma la musica che crea legami, che suscita emozioni. E soprattutto la musica della vita, a volte dolce, a volte amara.
 
D come Dio. A volte mi sembra che la  mano di Dio sia qui, sulla mia spalla. A volte lo sento distante, lontano da me. Eccellenza, solleciti la comunità cristiana a saperci inseguire ed amare lì dove spesso siamo smarriti senza Lui. Sarebbe più facile per noi credere in Lui se ci mostrassero il suo volto di Padre-Amore anziché di Giudice severo che ci sottrae la nostra libertà.
 
E come Emozioni. Accompagnano la nostra crescita, ci fanno sentire vivi, protagonisti.
Eppure talvolta ci annullano, ci bruciano dentro, ci conducono nei labirinti dove smarriamo noi stessi e gli altri. Aiutateci a restare noi alla guida delle nostre emozioni, a commuoverci ancora, a sorridere, anche a soffrire. E aiutateci (e non giudicateci) se talvolta –inseguendo emozioni “forti ad ogni costo”, finiamo col perdere di vista il nostro bene e il bene degli altri.
 
F come Felicità.
Noi giovani siamo in continua ricerca della felicità nell’avventura della vita. Tante volte cerchiamo la gioia nelle cose più strane e difficili, e non riusciamo invece a coglierla lì dov’è: nelle esperienze più semplici e quotidiane.
 
 
G come Giovani.
Sappiamo quanto lei ama i giovani, Eccellenza. Accogliamo come un forte invito al rinnovamento le domande che Lei ha riportato quasi all’inizio della sua Lettera Pastorale: “Dov’è la casa dei nostri giovani, quale è la loro tenda preferita oggi? La famiglia o la parrocchia, i luoghi di impegno o di evasione, la scuola o i clubs, le amicizie o le dipendenze, il dolore sommerso? Quale tipo di casa offrono loro le discoteche e le esperienze a rischio, gli stadi e tutto ciò che sa di nuovo e di diverso? Trovano casa nel cambiamento o nell’immobilismo, nei sogni o nel piccolo quotidiano, nel cameratismo o nei percorsi individualistici? Nell’eros banalizzato o nella ricerca di un amore stabile e maturo?”
 
H come Hobby.
Il nostro tempo libero è ricerca di compagnia. Abbiamo paura della solitudine. Abbiamo una ricchezza interiore, che si potrebbe più facilmente manifestare se avessimo occasioni e spazi per vivere le cose che amiamo. In questo campo purtroppo dobbiamo denunciare lo scarso aiuto che ci viene dal mondo degli adulti, solo episodicamente impegnati a creare spazi di incontro e di condivisione per i giovani. Forse talvolta persino la scuola, la famiglia, la parrocchia hanno molto da farsi perdonare in questo ambito.
 
I come Incertezza.
La nostra inesperienza e le nostre fragilità spesso trasformano noi giovani in “banderuole al vento”: oggi credo e faccio questo, domani l’esatto contrario… Siamo letteralmente bombardati da molteplici messaggi contrastanti, che ci disorientano. Così restiamo nel mezzo, immobili, rimandando ad un eterno domani le nostre scelte.
 
 
L come Libertà.
Parafrasando una famosa pubblicità, direi: Toglieteci tutto, ma non questo; non privateci della nostra libertà. Lasciateci anche la libertà di sbagliare, perché sbagliando si impara. Naturalmente, siate pronti  ad aiutarci, a confortarci e curarci, quando ci vedete tornare da voi feriti e malconci. E non dite più: “Te l’avevo detto io… Adesso ti arrangi”.
 
 
M come Mare.
Il mare. Azzurro come i nostri sogni. Profondo come il nostro cuore.
Il mare, talvolta calmo, talvolta tempestoso, come la nostra vita.
 
 
N come Noia.
Quando le luci dei valori si spengono, arriva la noia nella vita. E per noia spesso si percorrono sentieri che non portano a nulla, se non all’autodistruzione e al fallimento. Aiutateci a non restare prigionieri dell’alcool, della droga, della violenza. Aiutateci ad essere davvero liberi.
 
 
O come Odio.
L’odio, la conflittualità, la guerra, il razzismo, l’incapacità di essere accoglienti e comprensivi nei riguardi degli altri, l’egoismo che chiude il cuore a quanti sono più sfortunati di noi, tutto questo purtroppo fa parte del nostro oggi. Ma sappiamo anche che su tutto questo non potrà costruirsi nessun futuro né per noi né per l’umanità.
 
 
 
 
P come Perchè.
Perché la vita, perché la morte, perché la sofferenza, perché le guerre, perché la fame, perché la gioia, perché l’amore, perché Dio, perché io?
Qualcuno ha scritto: L’uomo è un animale che si interroga.
Porsi degli interrogativi è ancora più importante che cercare delle risposte.
 
 
Q come Quaderno.
Ci scriviamo appunti a scuola, ma pure le nostre poesie, i nostri pensieri, le nostre paure, i nostri sogni, le nostre speranze.
 
 
R come Rabbia.
Perché non ci ascoltate? Perché non ci aiutate? Perché date più importanza allo svolgimento di un compito e di un programma anziché ai nostri problemi?
Perché promettete una scuola nuova mai concessa? Perché promettete una società migliore e nessuno la costruisce? Rabbia di non essere capiti, di non essere accettati, di non essere aiutati. Ma anche rabbia di vedere i nostri ideali infrangersi contro muri di egoismo invalicabili.
 
 
S come Sessualità.
La nostra è l’età in cui il corpo grida forte il desiderio di incontro. Nel nostro tempo siamo passati da un’epoca in cui il sesso veniva considerato un argomento di cui non parlare ad un’epoca che ci ha portati a banalizzare questa dimensione che segna fortemente la nostra persona. La sessualità è un bene, ma pensiamo dovremmo essere aiutati a viverla con maggiore serenità ma pure con maggiore serietà.
 
 
T come Tommaso.
Abbiamo perso un nostro amico a settembre. Un incidente ci ha tolto un amico allegro e generoso. Abbiamo pregato e pianto molto. La morte è un mistero. Non abbiamo trovato risposte, o forse le risposte sono nascoste tra le preghiere e le lacrime. Ciao, Tommaso! Ci sei anche tu oggi, con noi.
 
 
U come Unione.
Viviamo in un mondo diviso: nord-sud, paesi ricchi e paesi che mancano dell’indispensabile. Divise sono tante nostre famiglie, mille divisioni lacerano la società. L’unione fa la forza. Solo se saremo uniti, potremo cambiare la scuola, la famiglia, i nostri paesi. Solo  uniti, potremo sperare di costruire un mondo migliore.
 
 
V come Vittoria.
Noi giovani vogliamo vincere sempre, eppure spesso la vita ci sconfigge, l’insuccesso ci ferisce, le esperienze della vita ci abbattono.
Troveremo sempre una mano che ci risollevi e ci restituisca la festa?
 
Z come Zaccheo.
Sua Eccellenza ha voluto porre la figura del peccatore di Gerico al centro della sua Lettera Pastorale. Zaccheo è ciascuno di noi, la sua casa è la nostra: “Sono case in cui cova l’attesa, spesso inconsapevole, di qualcosa di nuovo, che dia concretezza ai desideri del cuore ed ai progetti della mente.”
 
 
Ecco, Eccellenza, questo è il nostro alfabeto, l’alfabeto dei giovani dello Sforza, che oggi le hanno aperto la porta della scuola e la porta del cuore.
 
 

venerdì 2 maggio 2008

I giovani e la legalità: incontro con il P.M. Salvatore Cosentino

Presso la sala consiliare del Municipio di Palagianello, si è tenuto lo scorso 2 maggio l’incontro-dibattito tra gli studenti e i docenti dell’I.S.I.S.S. “Sforza” e il dott. Salvatore Cosentino, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, sul tema: ‘ Esperienze di un magistrato requirente fra l’attualità di un’antica Costituzione e la cultura della legalità’.
Ha introdotto l’argomento la Dirigente Scolastica prof. Vita Surico, che ha tratteggiato , dal punto di vista didattico, l’importanza e il perchè dell’educazione alla legalità.
 
Da anni  il nostro sistema formativo è orientato alla trasmissione della legalità, facendo riferimento a strumenti legislativi per la formazione civile degli alunni;  oggi, infatti, numerose sono le circolari ministeriali che sollecitano l’istituzione scolastica ad assumersi la responsabilità di promuovere il senso della democrazia, delle regole, della socialità, non solo attraverso le educazioni trasversali o l’insegnamento di contenuti ma divenendo essa stessa democrazia e legalità.
L’obiettivo prioritario è finalizzato, non soltanto, al trasferimento dei valori della ‘legalità’, riferiti alla conoscenza delle regole fondamentali su cui si regge la civile convivenza, ma, soprattutto, alla concreta assunzione da parte delle giovani generazioni di comportamenti ispirati al rispetto delle norme ed al rifiuto dell’illegalità, nelle sue forme molteplici, nelle quotidiane esperienze di vita nella scuola, nella famiglia e nella società.
 
Il dott. Cosentino ha quindi illustrato il tema della attualità, a distanza di sessant’anni dalla sua approvazione, della Carta costituzionale vigente, tratteggiandone l’aderenza ai valori permanenti di libertà del cittadino, anche con riferimento al suo ruolo nel mondo del lavoro e come attore e partecipe dei processi di democrazia.  Attualità della Costituzione ancora viva anche nella vita e nei rapporti tra le principali Istituzioni della Repubblica, anche se si avverte sempre più diffusamente l’esigenza di adattare qualcuna di esse alle profonde trasformazioni che si sono prodotte nella società civile in special modo nell’ultimo quindicennio. Il riferimento appare soprattutto  rivolto all’istituzione-Parlamento, del quale va superato l’attuale bicameralismo e va ridotto il numero dei componenti, al fine di rendere più snella ed efficiente la funzione legislativa.
 
Il dott. Cosentino ha poi rimarcato il ruolo e la funzione della Magistratura, sia quella requirente che quella giudicante, nella lotta al crimine ed alla illegalità nelle diverse forme in cui si articola. Particolare interesse, sotto questo aspetto, hanno suscitato tra gli studenti alcuni aspetti del tema, tratti anche dalla esperienza personale del Magistrato, legati alle incongruenze ed alle lacune che qualche volta è dato riscontrare nella legislazione penale, con riferimento non solo alla irrogazione delle pene, ma anche alla effettiva espiazione delle stesse.
 
E’ seguito un breve dibattito, nel corso del quale il Magistrato ha risposto alle domande rivoltegli dagli studenti.
 
 
 
 


 
 

mercoledì 16 aprile 2008

Lo Sforza a scuola di legalità: incontro con il giudice Pio Guarna

Il  14 Aprile 2008 a Palagiano presso la Casa delle Culture, gli alunni delle classi quarte e quinte dell’ Istituto di Istruzione Superiore “G.M Sforza” hanno incontrato il Dottor Pio Guarna, Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Taranto, per un’ interessante iniziativa realizzata dall’ Associazione Nazionale Magistrati  Sezione di Taranto in collaborazione con l’ Ufficio Scolastico Provinciale, tesa a realizzare un’ attività di prevenzione a sostegno della legalità e della cittadinanza attiva.
 Il Magistrato tarantino è stato ricevuto dal Dirigente Scolastico professoressa Vita Surico e dalla professoressa Patrizia Rollo; ha partecipato all’ incontro anche il sindaco di Palagiano dottor Rocco Ressa. 
 
 
 
Tema dell’ incontro il processo penale nei suoi  aspetti generali ed in particolare la fase delle indagini preliminari; l’ udienza preliminare e la fase del dibattimento.
Il Dottor Guarna, che con molta sensibilità ha fatto uso di un linguaggio semplice e fruibile dagli alunni,  ha dettagliatamente descritto le tre fasi processuali sottolineando l’ aspetto garantista del sistema italiano voluto dalla nostra Costituzione.
Il Magistrato, inoltre, terminata l’ esposizione del tema oggetto dell’ incontro, sì è sottoposto alle domande degli allievi che vertevano principalmente sugli aspetti dell’ amministrazione della giustizia, oggetto di accesi dibattiti nell’ opinione pubblica:
 
 
 
in particolare, sulla proposta di separazione delle carriere, gli alunni hanno potuto soddisfare le loro curiosità, poiché, evidentemente, i normali mezzi di comunicazione non la rendono comprensibile a tutti.
L’ elevato grado di partecipazione degli allievi è indicativo dell’ opportunità dell’ iniziativa dell’ Associazione Magistrati: le Istituzioni Scolastiche infatti non possono che condividere le finalità che l’ iniziativa si propone: “sviluppare, accrescere e radicare nei giovani studenti il senso forte della legalità, inteso come valore cardine nella costituzione di una società moderna sì, ma civile, giusta, onesta”.
 
 

mercoledì 26 marzo 2008

Rosalba De Carlo, alunna dell'Istituto Sforza, nuovo "sindaco dei ragazzi"

Rosalba De Carlo è il nuovo Sindaco dei ragazzi
Maria Grazia Mellone, “I ragazzi hanno dato a tutta la comunità una straordinaria lezione su che cosa sia la vera e bella politica”



Rosalba De Carlo, 16 anni, frequentante la 2^ dell’Istituto G.M. Sforza, è il nuovo Sindaco dei Ragazzi, eletta dopo un acceso dibattito fra i consiglieri bipartisan…poiché al momento non si registrano schieramenti, come usano fare i politici navigati o naviganti, dipende dal vento che tira.  




 Sono contenta di essere stata eletta Sindaco dei ragazzi, ha commentato la De Carlo, perché la ritengo una carica importante, e sono orgogliosa di rappresentare le varie istanze che sono proprie del mondo giovanile e scolastico. Intendo dar voce ad una fascia di età i cui problemi sono spesso trascurati. Devo convocare subito il Consiglio Comunale per discutere di alcuni problemi, quali la mancanza di sedie e banchi, oltre a fare il punto dell’incontro del 18 marzo con l’assessore ai LL. PP. Carrieri e il dirigente Di Giacinto”. Questa la composizione del Consiglio Comunale dei ragazzi.
Balsano Nunzio
Bianco Priscilla
Casamassima Antonio
D’Aprile Carlo
Fangano Federica
Favale Francesco Pio
Masella Marco
Miano Marco
Nicolini Caterina
Notarnicola Sara
Oliva Rossella
Orlando Vincenzo
Orsini Giuseppe
Pulimeno Alessandro
Ruffino Andrea
Santoro Roberta
Serra Francesco
Tagliente Marta
Vigilanti Paola.


 

Soddisfatta la consigliera comunale Maria Grazia Mellone, con incarichi alla Cultura e Pubblica Istruzione, che ha tenacemente voluto che l’iniziativa si concretizzasse. Dopo i ringraziamenti di rito (“Ringrazio il Sindaco Dr.Rocco Ressa, che tanto si è prodigato, il Presidente del Consiglio Comunale Dr. Piero Cifone, che ha collaborato con me per questa iniziativa, l’Ufficio Cultura nelle persone del Dirigente Dr. Aldo Marino e della Dr.ssa Dina Convertino, Gianna Del Drago, per il suo impegno sempre generoso e gratuito, gli insegnanti, i Dirigenti Scolastici e quanti hanno voluto collaborare con noi per costruire questa bella esperienza”), ha voluto rimarcare che “Il Consiglio Comunale dei Ragazzi sarà sicuramente un laboratorio educativo sia per i ragazzi, che si formeranno all’impegno, alla partecipazione, alla responsabilità nella vita della propria comunità, sia per gli adulti che impareranno a porsi maggiormente in ascolto dei giovani”, per poter davvero costruire una “città a misura d’uomo”, con attenzione particolare ai più giovani ed ai più deboli della nostra comunità. “Ma il mio più sentito ringraziamento, ha detto infine concludendo, va ai ragazzi che, con il loro giovane entusiasmo, impegnandosi profondamente in questo progetto, hanno dato a tutta la comunità una straordinaria lezione su che cosa sia la vera e bella politica: confronto serio, capacità di mettersi d’accordo per il bene comune, servizio alle persone, svolto con dedizione, impegno e passione”.
 
Nota di folclore. Francesco Pio, Favale di cognome, ha chiesto al Sindaco Rocco Ressa copia del Regolamento. Caro Sindaco, rassegnati… non c’è niente da fare, è la persecuzione della razza!

Giuseppe Favale



lunedì 10 marzo 2008

Progetti PON nelle scuole di Palagiano

Pioggia di  finanziamenti europei sulle scuole palagianesi.
 
Partono in questi giorni i progetti banditi lo scorso agosto e finanziati con i  Fondi  Strutturali Europei – P.O.N. 2007-2013 - Obiettivo "Convergenza" - F.S.E. “Competenze per lo Sviluppo”, annualità  2007-08, con l’ausilio di laboratori scientifici/tecnologici e linguistici finanziati dal FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) “Ambienti per l’apprendimento”, a titolarità del Ministero della P.I. – Direzione Generale Affari Internazionali Ufficio V e rivolti alle scuole delle regioni dell’ob.1 (sud Italia). Le iniziative, che comprendono attività didattiche con gli studenti, mediante la sperimentazione di tecniche d’insegnamento e di metodologie didattiche innovative, seminari e aggiornamenti per tutto il personale, corsi di formazione per adulti e molto altro, sono state ideate all’interno delle stesse scuole e rientrano nel Piano Integrato d’Interventi della primaria “Giovanni XXIII”, diretta dal Prof. Tito Anzolin, della secondaria di I grado “Papa Giovanni XXIII”, diretta dalla Prof. Annunziata D’Erchia e dell'Istituto Commerciale e per Geometri "G.M. Sforza", diretto dalla Prof. Vita Surico. Fondati sul principio della sinergia tra tutte le componenti scolastiche e il territorio, i Pon prevedevano bandi pubblici per il reclutamento di esperti esterni in possesso di titoli specifici per le azioni individuate. La scuola primaria, per cui sono stati stanziati 100.000 euro, ha privilegiato l’obiettivo C1, “Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani”, ossia interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (comunicazione nella madrelingua, di matematica e di base in scienza e tecnologia), l’obiettivo F1, atto a promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale e l’obiettivo B, “Migliorare le competenze del  personale della scuola e dei docenti”.Per 200 alunni dei due plessi, previsti dieci moduli, tra le 30 e le 60 ore, relativi a scienze, matematica, italiano e competenze trasversali. Per 20 genitori degli alunni svantaggiati, attivato un corso di formazione di 60 ore in cui si affronteranno tematiche sullo “Sviluppo della promozione di atteggiamenti positivi nei confronti della scuola e dell’istituzione” e sullo “Studio della realtà socio-culturale del territorio”.Per il personale, corso di formazione e aggiornamento su ambiente, recupero del disagio e gestione partecipata amministrativo-contabile.La scuola secondaria di I grado, con gli 80.000 euro assegnati, ha puntato tutto sull’obiettivo C1, prevedendo interventi di recupero/consolidamento per gli alunni delle prime classi e di potenziamento per quelli delle terze. Attivati un modulo di 50 ore per 45 studenti dell’ultimo anno, finalizzato a ottenere la certificazione “Trinity” di III e IV grado relativa alle competenze di lingua inglese. Cinque moduli sono rivolti a 100 alunni delle prime finalizzati allo sviluppo delle competenze trasversali attraverso l’italiano. Altri tre moduli riguardano 60 alunni e mireranno al recupero delle competenze di base della matematica. Lo “Sforza” ha attivato due corsi su didattica breve e cooperative learning per i docenti e recupero di lingue e matematica, danza, canto, teatro, dizione, recitazione e informatica per gli studenti.Per una maggiore efficacia, le azioni, che devono concludersi entro il prossimo agosto, prevedono una sorta di registro elettronico di tutti gli operatori, studenti compresi, sulle piattaforme dei fondi strutturali e la pubblicizzazione in diverse forme degli interventi, oltre il fondamentale coinvolgimento dei genitori. Per non disperdere le buone pratiche acquisite, dopo le conferenze di servizio attivate, il personale ideatore dei progetti sta approfondendo le tematiche progettuali e metodologiche attraverso un aggiornamento online e in presenza, “PerLaScuola-progettare e operare nella scuola dell’autonomia”, che si concluderà il prossimo maggio presso il centro territoriale di riferimento “M. Perrone” di Castellaneta.
Fine ultimo dei PON è la ricaduta delle competenze acquisite da tutti i soggetti coinvolti sui propri percorsi curriculari e professionali.
 
  Lorella Perniola

venerdì 25 gennaio 2008

Ampliata l'Offerta Formativa all'Istituto "Sforza"

  Progetti “Cinque” per i geometri ed “Erica” per i ragionieri
                           Due Nuove offerte formative allo Sforza


È stato presentato nei giorni scorsi il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Commerciale e per Geometri "G. M. Sforza". Col "preciso obiettivo di innalzare la qualità dell’istruzione", la Dirigente Scolastica Vita Surico ha mostrato le novità dell’anno in corso e di quello a venire.
 
Oltre i tradizionali progetti Igea per il Tecnico Commerciale e PNI per i Geometri, quest’anno sono state autorizzate due sperimentazioni: i progetti Cinque per i geometri e Erica per i ragionieri.

 Per il primo, la preparazione specifica sarà integrata dall’acquisizione di capacità linguistico-espressive e logicomatematiche, con conoscenze economiche, giuridiche e amministrative. Previste più ore per i laboratori, lo studio di diritto ed economia per il quinquennio e della lingua straniera, la revisione dell’insegnamento della matematica con l’informatica, l’inserimento nel triennio di Impianti e Fotogrammetria, che integra la Topografia, e la Geopedologia all’interno dell’Estimo e dell’Economia agraria.

Il secondo, invece, è un corso tecnicocommerciale capace di offrire una formazione economica e linguistica. L’indirizzo è destinato a studenti interessati ad occuparsi di relazioni economiche e commerciali con l’estero. Approfondito, quindi, lo studio delle lingue straniere (inglese, francese e tedesco e/o spagnolo) che, senza precludere la possibilità di proseguire gli studi a livello universitario, permette il diretto inserimento nel mondo del lavoro.

Nella sede aggregata dell’indirizzo Professionale economico aziendale e turistico di Palagianello, è stato approvato un percorso di studi per Tecnico del marketing e della logistica integrata, nell’ottica dello sviluppo del porto di Taranto. L’Istituto, nel dicembre scorso, ha permesso a tredici studenti che frequentano il post-qualifica del settore turistico, di effettuare uno stage nel parco EuroDisney di Parigi, ricevendo attestato di partecipazione e regolare retribuzione.

Autorizzata anche la realizzazione di un percorso assistito di alternanza scuola-lavoro nel settore turistico, per gli studenti quindicenni, progettato tra azienda e scuola. Il prossimo anno, poi, partirà il corso serale Sirio per geometri, oltre quello già attivo per i ragionieri. Pensato per studenti lavoratori e per chi desidera conseguire un diploma, ma non ha l’opportunità di frequentare i corsi diurni, esso si propone di agevolare il passaggio dal lavoro alla scuola e viceversa, recuperando le esperienze formative maturate anche fuori dalla scuola. Nell’ambito del Programma Operativo Nazionale, infine, è già attivo un percorso di simulazione aziendale per geometri, che consente agli allievi di operare nella scuola come se fossero in azienda, grazie all’attivazione di rapporti di tutoraggio tra scuola e impresa. Determinazione per un’efficace azione formativa nelle parole della professoressa  Surico: "In una società in continua e rapida trasformazione, le conoscenze, le capacità, le competenze professionali e culturali, costituiscono le esigenze fondamentali di ogni cittadino. 

La stessa dimensione di cittadinanza attiva si alimenta di un nuovo "diritto all’apprendimento" che interessa profondamente tutti i sistemi e induce a ridefinire i rapporti di scambio fra individui, organizzazioni e istituzioni. Bisogna essere consapevoli che i cambiamenti socioeconomici, legati alla progressiva transizione verso la società della conoscenza, possono recare sia vantaggi, sia rischi di disuguaglianza ed esclusione sociale. Il diritto a realizzare pienamente il proprio "progetto di vita" significa che non possono esserci "barriere" all’apprendimento". Per saperne di più è possibile visitare le sedi scolastiche di Palagiano e Palagianello il 26 e 27 prossimi. 

Lorella Perniola