sabato 17 dicembre 2011

Alunni, famiglie, docenti e personale scolastico, tutti uniti dicono: “No all’accorpamento dello Sforza”

DI SEGUITO IL CONTENUTO DELLA LETTERA:


- Alla Regione Puglia- All’Amministrazione Provinciale di Taranto- Al Comune di Palagiano- Alle organizzazioni sindacali- Alla stampa e alle TV locali

Gli alunni dell’Istituto Sforza di Palagiano, le famiglie, i docenti e il personale scolastico considerano inopportuna ed ingiusta la decretata perdita dell’autonomia e l’accorpamento dell’istituto superiore Commerciale e per Geometri di Palagiano, deliberato dalla giunta dell’Amministrazione Provinciale, all’istituto tecnico agrario “Mondelli” di Massafra.
La Regione Puglia avrà un ruolo decisivo nell’approvazione del piano di dimensionamento scolastico della Provincia di Taranto; pertanto sollecitiamo l’interessamento delle istituzioni e degli organismi di rappresentanza, affinché sia posto rimedio alla unilaterale decisione dell’amministrazione provinciale.

Con l’accorpamento predisposto verrà creato un solo istituto d’istruzione secondaria, con presidenza, segreteria, collegio docenti e consiglio d’istituto al “Mondelli”, al quale verrà anche accorpato l’Istituto industriale “Amaldi” di Massafra.
Esprimiamo il nostro disaccordo rispetto a tale scelta, per diverse ragioni.

1) Lo “Sforza” è l’unico Istituto Superiore di Palagiano, ha una storia più che trentennale ed è caratterizzato da una forte e propositiva identità, riconosciutagli dalle istituzioni culturali cittadine e dal territorio, col quale interagisce con attività, mostre, concorsi, ecc.
L’accorpamento sancirebbe la fine, de facto, di un’istituzione scolastica libera e creativa presente invece in quasi tutte le altre città della provincia.
2) Paradossale e gravemente offensivo non solo nei nostri riguardi, ma anche delle tante generazioni di studenti, dirigenti e docenti di questo Istituto, che per questo obiettivo si sono impegnati e sacrificati almeno negli ultimi 20 anni, risulta poi che nello stesso mese in cui (dopo tanti anni da noi vissuti operosamente in condomini vari) la Provincia ci consegna finalmente la Sede di una scuola “vera”, ci sottragga invece l’autonomia scolastica, cioè la possibilità di creare, progettare, vivere, crescere ulteriormente. Non era di certo per questo risultato che sono state investite risorse finanziarie ed umane in tutti questi anni..
4) La delibera della giunta provinciale è stata adottata nonostante siano state messe in atto numerose forme di opposizione alle annunciate intenzioni dell’Amministrazione provinciale, come il parere negativo del Collegio docenti e del Consiglio d’Istituto. Nonostante nella stessa venga scritto che “rilevato che il piano deve essere formulato con l’attivo coinvolgimento degli enti locali di riferimento e con gli altri attori del territorio […]”. di tale parere, tuttavia non si è tenuto alcun conto.
5) Segnaliamo anche un evidente vizio di forma nella consultazione dell’Istituto da parte dell’Amministrazione Provinciale, che nella sua comunicazione chiedeva di esprimere il nostro parere circa “l’accorpamento dello Sforza di Palagiano all’ Istituto Tecnico Industriale “Amaldi” di Massafra. Nella comunicazione non si faceva alcun riferimento all’accorpamento all’Istituto Tecnico Agrario “Mondelli” di Massafra.
6) Chiediamo altresì di conoscere per quale motivo una scuola con il maggior numero di alunni tra quelle accorpate debba scomparire in una di dimensioni (per alunni e classi) di molto inferiore.
Lo Sforza conta attualmente 480 alunni (23 classi); il Mondelli di Massafra 250 alunni (14 classi) e l’Amaldi di Massafra 220 alunni (12 classi).
Non si parlava nelle Linee di indirizzo di dimensionamento “a partire dagli” Istituti “maggiormente sottodimensionati”?
7) Nelle Linee di indirizzo della Regione per il dimensionamento della rete scolastica, nel capitolo relativo ai “criteri, parametri e procedure di dimensionamento”, si segnala la “perdita dell’autonomia” per le istituzioni con meno di 300 alunni” e la revoca dell’autonomia degli istituti sottodimensionati (500 alunni), a meno che non “si evidenzino situazioni particolari di opportunità (inversione di tendenza nelle iscrizioni, scuole presidio di formazione e legalità in aree difficili)”.

Lo Sforza ha tutte le carte in regola per tali deroghe. In particolar modo, quando eravamo ancora allocati (l’anno scorso) in locali di fortuna, abbiamo già formato 4 prime classi, con un aumento rispetto all’anno precedente di 70 alunni.
Nel corrente anno scolastico l’Istituto ha solo 2 quinte classi (totale alunni 32). Ammettiamo che l’effetto “scuola nuova” non ci porti alcun alunno in più rispetto all’anno scorso, avremmo 32 alunni in uscita e 112 alunni in entrata, passando così da 480 alunni a 560.
8) Infine si fa presente che nella stessa Delibera della Giunta Provinciale si legge che “la Provincia, competente per la scuola secondaria di secondo grado, dovrà tener conto dei seguenti criteri:
- Consistenza della popolazione scolastica nell’ambito territoriale di riferimento;
- Consistenza del patrimonio edilizio e di laboratori…
- Efficacia/efficienza della distribuzione territoriale dell’offerta formativa.”
Tali premesse sono, nel caso dello “Sforza”, completamente dimenticate negli accorpamenti proposti.

Alla luce di tutto questo, CHIEDIAMO
- la conservazione dell’autonomia in deroga per l’Istituto Sforza di Palagiano con sede aggregata di Palagianello (facendo notare che il Mondelli di Massafra, con l’Amaldi di Massafra e la sede aggregata dell’Amaldi di Statte raggiungerebbero già la quota di 600 alunni).
- In alternativa, in caso di accorpamento con altri Istituti, che lo Sforza venga considerata sede di presidenza e di segreteria, perché la più numerosa per alunni e la più idonea per la nuova grande sede appena consegnata.
- Un’altra soluzione potrebbe essere quella indicata in un recente studio di fattibilità del CQV della provincia di Taranto: mantenimento del Polo Agrario provinciale (Mondelli Massafra + Manduria) ed accorpamento dell’Amaldi allo Sforza di Palagiano.
In questo modo, Massafra passerebbe dagli attuali 3 Istituti Superiori a 2 e Palagiano conserverebbe giustamente l’unico Istituto.
- Tale documento è stilato con l’intento di fornire un responsabile contributo per la valorizzazione dei “precedenti investimenti di saperi e di esperienze, tenendo conto della vocazione, dell’esperienza didattica e del profilo culturale della scuola, che rappresenta un punto di riferimento territoriale” (Linee Guida Regione Puglia).
Lo stesso Documento si colloca nell’ambito di altre iniziative in corso e che saranno ulteriormente sviluppate per salvaguardare le legittime aspirazioni di autonomia dell’Istituto.

Gli alunni dell’Istituto Sforza di Palagiano,le famiglie, i docenti e il personale scolastico

mercoledì 14 dicembre 2011

Cenni storici sull'Istituto "Sforza" di Palagiano


CENNI STORICI SULL'ISTITUTO: Da 30 anni a servizio della crescita culturale, umana e sociale del nostro territorio

La Scuola Superiore ha visto la sua nascita, nel nostro Comune, solo nel 1980, contrariamente ai comuni vicini che, da diversi anni, avevano a disposizione per i propri giovani oltre ai licei, istituti di vario ordine.

Gli alunni palagianesi, dopo aver completato la Scuola dell’Obbligo, per anni, hanno rimpinguato le classi degli istituti e dei licei funzionanti a Taranto, Massafra, Castellaneta, Mottola, Laterza e Ginosa sobbarcandosi oltre che ai disagi del viaggio, anche alle spese di trasporto.

Dopo venti anni dall’entrata in vigore della Scuola Media obbligatoria, nessuna seria iniziativa amministrativa fu intrapresa, per la costituzione in Palagiano, di un qualsiasi corso di Scuola Superiore.

Si parlò, negli anni ‘70, di istituire alcune sezioni di “Agraria”, ma non si fece nulla; Palagiano e Palagianello erano gli unici comuni a non avere una Scuola Superiore. Come attenuante, non si poteva affermare che mancavano gli alunni, visto che ogni mattina, partivano da Piazza Vittorio Veneto i pullman zeppi di studenti palagianesi, per le varie scuole dei paesi della provincia; un vero scandalo!

Nell’anno scolastico 1980/81, per interessamento di un gruppo di genitori di studenti che frequentavano l’Istituto per Geometri Enrico Fermi di Taranto, si istituì la prima sezione distaccata di quell’Istituto, nel nostro Comune, composta da una ventina di studenti, ubicata nel mercatino del Rione Bachelet.

Nella sezione confluirono, oltre agli studenti locali, anche quelli provenienti, da Castellaneta e da Mottola. La frequenza iniziata nell’Istituto Tecnico di Taranto, proseguì, da febbraio, fino alla fine dell’anno scolastico, a Palagiano.

L’anno scolastico 1981/82 iniziò con due sezioni distaccate ubicate, nella villetta dei fratelli Cordova dove oggi sorgono alcune abitazioni a schiera, di fronte all’AGIP; anche quest’anno scolastico, per motivi burocratici, iniziò nella nostra sede, in ritardo, dal 10 dicembre 1981.

Il 1982/83 si arricchì di un’altra sezione. Le tre sezioni funzionarono regolarmente dall’inizio dell’anno scolastico, fino alla fine, nella stessa sede. La scuola fu un successo, le iscrizioni aumentarono negli anni seguenti, essendo la nostra sede più vicina di quella di Taranto, per gli alunni provenienti dai paesi su citati; presto avremmo potuto avere l’istituzione di diversi corsi e la conseguente autonomia, se non vi fosse stata ostruzione.L’istituzione della scuola trovò favorevoli oltre i genitori: il Commissario prefettizio Lucio Decarlo, il consigliere provinciale Michele Losito e, inizialmente, l’allora preside dell’Istituto Fermi di Taranto.

L’autonomia si ebbe parecchi anni dopo. Quando i corsi aumentarono, le classi furono ubicate negli appartamenti del Sig. Bianchi, in Viale Chiatona, precedentemente utilizzati come “plesso” distaccato della Scuola Elementare Giovanni XXIII. La scuola fu trasferita poi, nel Rione Bachelet dove è l’attuale sede, sempre in appartamenti privati.

Ad una crescita iniziale di classi dell’Istituto per Geometri, si è avuta una contrazione di corsi dal 1995 in poi.

In quell’anno scolastico, l’Istituto diventava finalmente autonomo, dopo essere stato accorpato all’Istituto per Geometri di Taranto, prima e all’Istituto Tecnico Industriale Statale, E. Amaldi di Massafra, dopo.

Con l’autonomia si ebbe l’annessione di alcune classi dell’ Istituto di Ragioneria ad “Indirizzo Giuridico Economico Aziendale” (I.G.E.A.). Nell’arco di un quinquennio, l’I.G.E.A ha registrato un aumento di classi che hanno consentito la formazione di tre corsi completi. Attualmente l’Istituto  porta il nome del nostro conterraneo Giovanni Maria Sforza, teologo e filosofo ed è composto da: due corsi di studenti per geometri; tre corsi di ragionieri ad indirizzo I.G.E.A.; due corsi di Indirizzo Professionale di cui, uno per Addetti agli Uffici Turistici e uno per Segretari di Azienda, funzionanti nel comune di Palagianello.

Fonte: Memoria storica del nostro ‘900, di Michele Orsini



Dopo 30 anni vissuti operosamente tra vari condomini, finalmente all'inizio dell'anno scolastico 2011/12 lo Sforza di Palagiano ha una scuola "vera", in un edificio in Via Scotellaro, costruito a tempo di ... record... in 12 anni!!!!












I DIRIGENTI SCOLASTICI DALL'AUTONOMIA AD OGGI
Prof. Antonio La Teana (dal 1.9.1995)
Prof. Francesco Salvatore (dal 1.9.2000)
Prof. Giovanni Latorre (dal 1.9.2001)
Prof. Cataldo Perrone (dal 1.9.2004)
Prof.ssa Vita Surico (dal 1.9.2007)
Prof. Salvatore Marzo (dal 1.9.2008)
Prof. Vito Giuseppe Leopardo (Reggente dal 1.9.2010)