domenica 23 marzo 2014

Con don Luigi Ciotti in marcia contro la violenza

 
Nella settimana che ci porta verso la Giornata della Memoria e dell’Impegno, alla grande manifestazione nazionale che Libera organizza, da vent’anni, per ricordare le 900 vittime innocenti delle mafie; nella settimana in cui commemoriamo, a vent’anni dal suo omicidio, don Peppe Diana, ucciso per il suo impegno con gli ultimi e contro la camorra; nel mese in cui, in Puglia, la memoria ci porta a ricordare l’esempio di Sergio Cosmai, Giuseppe Mizzi, Renata Fonte, Francesco Marcone, tutte vittime innocenti delle mafie pugliesi, i fatti di sangue di Palagiano richiamano la nostra partecipazione e corresponsabilità. Per questo, a una settimana dalla strage sulla statale 100, lunedì 24 marzo saremo con don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, in piazza a Palagiano.     Partiremo in corteo alle 10.00, da Via Bachelet, dall’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” e chiuderemo la manifestazione in Piazza Falcone e Borsellino. 
Dove si vuole la morte il terrore, noi saremo presenti.  Saremo lì con i nostri colori, con i nostri slogan, con i nostri valori. Scandiremo ad alta voce i nomi delle vittime delle mafie cadute per mano della criminalità organizzata. Li leggeremo uno per uno, per ricordare che, di fronte all’affronto della violenza, esiste un modo diverso di essere cittadini.
Facciamo appello a Palagiano, a Taranto, alla provincia di Taranto, alla Puglia intera. Facciamo appello a tutta la parte sana della società. Alle istituzioni, alle scuole, ai cittadini. Facciamo appello all’associazionismo laico e a quello cattolico. Facciamo appello alla Chiesa, alle comunità, alla politica. Riuniamoci, uniamoci, mobilitiamoci per superare l’indignazione virtuale. E prevenire la violenza.
Coordinamento regionale Libera Puglia


La manifestazione,  a cui parteciperà don Luigi Ciotti, Presidente nazionale di LIBERA,  si svolgerà secondo il seguente programma:

ore 10,00 - partenza del corteo formato da alunni e studenti   e da tutti i cittadini che interverranno da Via Bachelet nei pressi dell’Istituto Comprensivo “G. Rodari”;

Il corteo sfilerà per le seguenti strade cittadine: via Bachelet, via Carella, via Quasimodo, via Alfieri, via Sansonetti, C.so V. Emanuele, p.za V. Veneto, C.so Lenne, Viale del Tricolore, Via della Costituzione, Piazza Falcone e Borsellino.

In Piazza Falcone e Borsellino, dove l’arrivo si prevede per le ore 11,30 – 12,00,  ci saranno gli interventi conclusivi della manifestazione.


 
"Quando un bambino di tre anni muore vi è solo il silenzio come medicina per lenire il dolore.
 Quando, poi, un bambino di soli tre anni muore per mezzo di una vile mano assassina quel silenzio si rende ancor più doveroso.
E’ il silenzio di chi vuol rispettare l’innocenza violata.
E’ il silenzio di chi vuol rispettare lo smarrimento di una Comunità brutalmente ferita.
Quel silenzio, però, non dovrà mai essere tacita accettazione degli eventi; triste rassegnazione all’avanzare di chi pensa che la vita valga così poco.
Palagiano non è una comunità mafiosa e saprà certamente trovare al suo tessuto le risorse morali per reagire agli avvenimenti tragici degli ultimi giorni; ma dovrà farlo partendo proprio da quel silenzio che consentirà di riflettere, di provare a capire, di provare a dare risposte concrete".
(documento di "Luce e Sale" Palagiano)

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La comunità scolastica dell'Istituto "Sforza" di Palagiano e Palagianello


L'ultimo saluto al bimbo ucciso con la madre

L'ultimo saluto al bimbo ucciso con la madre
         
         
Palagiano ha dato l'ultimo saluto saluto al piccolo Domenico, il bambino di 30 mesi morto lunedì sera nell'agguato di mafia, alle porte del paese, costato la vita anche alla madre, la 30enne Maria Carla Fornari, e al compagno di questa, Cosimo Orlando, di 40 anni, detenuto in semilibertà.

I funerali di Domenico e della madre sono stati celebrati nella chiesa di San Nicola, una delle tre di Palagiano. Il rito è stato presieduto dall'amministratore diocesano della diocesi di Castellaneta - essendo questa diocesi temporaneamente priva di vescovo poiché monsignor Pietro Maria Fragnelli è da qualche mese vescovo di Trapani - assieme ai parroci delle tre chiese.

L'omelia «Per noi Domenico è il chicco di grano caduto in terra. Vogliamo fermamente sperare che, proprio perché caduto in terra e calpestato dalla cattiveria umana, produrrà molto frutto», ha detto nell'omelia l'amministratore diocesano di Castellaneta, don Giuseppe Favale.
«Il frutto che ci aspettiamo da questa morte - ha aggiunto il sacerdote - è una riconquistata armonia nella nostra comunità, un'armonia fatta di fraternità e di solidarietà, che non è tanto il risultato dei soli sforzi umani, pur necessari, quanto piuttosto un dono di Dio. Per la morte di questo innocente, del piccolo Domenico, l'odio sia vinto dall'amore e il perdono fiorisca sulla vendetta».
«Mentre deploriamo con decisione questo fatto esecrabile, chiediamo agli autori dell'orribile delitto di ravvedersi e di lasciarsi toccare il cuore dal sangue innocente del piccolo Domenico e dal dolore dei suoi fratellini Mauro e Davide che hanno visto morire inaspettatamente davanti ai propri occhi le persone a loro più care». Ha poi aggiunto con forza don Favale. i fratellini non erano presenti in chiesa. In un primo momento si era pensato che potesse essere celebrato un funerale unico per le tre vittime ma la posizione della famiglia della donna e diversi altri motivi hanno poi portato a propendere per due cerimonie separate: madre e bambino insieme e l'uomo in un'altra. I funerali di Orlando, comunque, al momento non sono stati ancora fissati. Potrebbero svolgersi in un secondo momento - anche domani - oppure in un luogo diverso - nella cappella del cimitero di Palagiano.

Il pensiero per il piccolo Domenico, insieme con la condanna verso ogni forma di mafia, criminalità e violenza, sarà il motivo centrale del rito funebre di oggi. Quel bambino per il quale ieri ha pregato Papa Francesco, nella giornata per le vittime di mafia insieme a don Luigi Ciotti di Libera, e che sarà nuovamente ricordato lunedì, sempre a Palagiano, nella manifestazione indetta dalla stessa Libera con don Ciotti.

Manifestazione che nelle ultime ore sta registrando numerose adesioni, tra cui quelle dei sindacati Cgil, Cisl e Uil di Taranto.

Ieri, intanto, il medico legale, Marcello Chironi, ha effettuato l'autopsia anche sul corpo della donna dopo che  il giorno precedente aveva effettuato quelle sui corpi del bambino e dell'uomo. Almeno otto colpi hanno raggiunto Carla Maria Fornari al torace. La donna era alla guida della Matiz dove si trovavano Orlando, il piccolo, più altri due bambini, fratelli di Domenico e rimasti illesi alla pioggia di fuoco perchè erano sui sedili posteriori.

Tutti si stavano dirigendo a Taranto, perché Orlando doveva rientrare in serata in carcere essendo appunto detenuto semilibero. L'auto aveva imboccato la statale 106 dir, nell'area di Palagiano, quando all'altezza di una curva è stata affiancata dall'auto del commando. I killer avrebbero stretto la macchina delle vittime costringendo la donna a rallentare e a deviare sulla destra verso il bordo della strada. Poi, quando sono arrivati a tiro, uno dei due killer avrebbe puntato la pistola verso la donna aprendo il fuoco: 13 colpi calibro 9. Tanti ne hanno contato gli inquirenti. La prima a morire sarebbe stata proprio lei. I proiettili successivi avrebbero poi ferito a morte il piccolo e l'uomo.

Questi era, secondo un'ipotesi ormai sempre più consolidata, il vero bersaglio dei killer. Cosimo Orlando, secondo gli investigatori, si stava infatti riposizionando nel mondo del traffico di droga  e questo potrebbe aver suscitato la reazione feroce di esponenti avversari. È questa una delle piste sulla quale sta indagando la Procura della Dda di Lecce insieme a Sco, Ros, Polizia e Carabinieri di Taranto. La scelta di affidare le indagini alla Dda di Lecce, ha spiegato ieri il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che a Taranto ha presieduto il comitato nazionale per l'ordine pubblico e la sicurezza, non è dovuta al fatto che si ritiene quello di Palagiano un omicidio voluto dalla mafia in quanto tale ma perchè mafiose sono state le modalità dell'agguato. Ma "siamo sulla strada giusta", ha detto Alfano a proposito delle indagini, aggiungendo altresì di non poter, per il momento, specificare di più.

sabato 15 marzo 2014

Premiazione progetto TeknoService


Palagiano, 14 marzo 2014 - Il video della manifestazione è QUI

venerdì 7 marzo 2014

Auguri, donne !







Visualizza la cartolina di auguri a tutte le donne, cliccando sul link seguente:
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